Sebbene siano passati nove anni dal 2009, Pontiac non smette di far emozionare con alcune delle sue storiche vetture, tra le quali la G8 GXP, che nel nostro caso si è presentata “vestita” di un rosso fiammante. La caratteristica principale di questa sportiva risiede sotto il suo cofano: un motore V8 LS3 da 6.2 litri capace di scatenare 402 CV e 546 Nm di coppia, il tutto abbinato ad un cambio, ahimè, automatico a 6 rapporti.
La sua storia
La G8 era una berlina quattro porte a trazione posteriore assemblata dalla Holden, cioè da una sussidiaria australiana del gruppo General Motors. Fu lanciata sul mercato all’inizio del 2008 per il model year negli Stati Uniti, e nel 2008 per il model year 2009 in Canada, quindi capite bene l’emozione di far galoppare 402 cavalli americani su suolo italiano. Venne tolta dal mercato a metà del 2009 a seguito della decisione presa dalla General Motors di sopprimere il marchio Pontiac. La G8 fu inizialmente offerta in sei colori: blu, rosso, arancio, bianco, grigio e nero. Rosso infatti è stato il colore che ci ha guidato per tutta la durata del test drive.
Com’è esteticamente
Come già accennato la Pontiac G8 provata è stata caratterizzata da una livrea rossa accesa che ricopriva i 4,98 metri di lunghezza, con pneumatici accompagnati da cerchi in alluminio lucidato da 19 pollici che lasciano intravedere un impianto frenante Brembo composto da dischi da 355 mm con pinze a quattro pistoncini sull’anteriore e a pistone singolo su dischi da 324 mm con pinza a pistone singolo al posteriore. La parte anteriore è caratterizzata dalla forma tagliente del muso che lo fa somigliare ad un volto rabbioso, arricchito da una copertura ed una presa d’aria posteriore finta, mentre la parte anteriore, molto più sobria, è resa sportiva dalla presenza di quattro tubi di scarico, conservando però l’aspetto di una berlina.
Come sono gli interni
Gli interni della G8 GXP sono all’insegna della sportività, a partire dai sedili comodi in pelle, allo sterzo reattivo e maneggevole, al cambio automatico che, pur avendo standard superati, rispetta le esigenze del conducente. L’abitacolo garantisce buona visibilità, assicurata dalla posizione non troppo ingombrante dei montanti laterali, mentre nella parte posteriore, pur essendo un’auto sportiva, si gode di un ottimo spazio per le gambe. Non mancano poi i vani portaoggetti situati a portata di mano. Il display centrale molto semplice chiude in bellezza questo tour interno della vettura.
Come si comporta su strada
Il V8 LS3 da 6.2 litri fa divertire non poco, facendo decollare la vettura da 0-100 km/h in appena 4,7 secondi, mantenendo un’eccellente controllo della strada grazie anche ai 1825 kg dell’auto. Ovviamente queste caratteristiche fanno sì che questa muscle car consumi molto, obbligando il conducente a fare tappa fissa al benzinaio di turno. Comunque una volta fatto il pieno, la trazione posteriore della vettura penserà al resto. Nel traffico cittadino non è l’auto più adatta da portare ma una volta trovato un posto dove la strada è più libera, il rombo del V8 sarà l’unico pensiero che passerà per la testa. Inoltre i giganteschi pneumatici e la robustezza della vettura mantengono salda la posizione della G8 anche di fronte alle asperità del terreno.
Sicuramente un’auto che ha fatto la storia in America e avrebbe potuto farla anche in Europa e questa avventura ne è stata la prova.
[ Jacopo Romanelli ]