Quello di Sarteano non è stato solo un viaggio ma una di quelle esperienze che ti fanno sognare ad occhi aperti e che ti fanno apprezzare l’inimmaginabile. Tutto comincia sabato mattina sul presto, vicino ad un distributore di benzina. Lì avremmo dovuto attendere quello che sarebbe stato il nostro mezzo per arrivare nel cuore della Toscana. Così i nostri occhi videro l’inaspettato. Il destriero in questione era una Pontiac G8 rossa fiammante, che si distingueva dal traffico circostante per la sua particolarità e il fatto che si sentisse come una turista in Italia. Sì perché la vettura in questione proviene dalla NB Collection, una collezione privata di auto d’epoca e non, caratterizzata dal Made in Usa.
Ad accoglierci Sandro, una persona dal cuore grande e una passione per i motori ammirevole. Proprio quest’ultima è stata l’argomento che ci ha intrattenuti per le due ore di viaggio, finché le chiacchiere non sono state smorzate dai paesaggi toscani, i quali costituiscono uno spettacolo che mi è rimasto impresso già dallo scorso giugno. Ecco quindi Sarteano, un piccolo borgo immerso nelle verdi colline che custodisce un segreto, anzi una collezione, da far invidia anche ai più esigenti collezionisti. Dentro un edificio moderno, circondato da concessionarie e officine, si trova infatti una collezione di circa 40 auto d’epoca che vanno dagli anni ’20 agli anni ’90. Ogni vettura è tenuta in uno stato impeccabile, quasi maniacale, come se dovesse sempre essere esposta agli occhi di qualcuno o percorrere un lungo viaggio, vista l’ottima condizione dei loro motori. Qui conosco alcuni dei responsabili di questa perfetta attenzione, Luca e Mirko, che con la loro dedizione e duro lavoro mantengono in maniera eccellente una delle collezioni migliori di auto d’epoca. Erano tutte l’una migliore dell’altra sia per le forme, per la loro storia, per i loro motori ma quelle che mi hanno colpito di più sono state sicuramente la Chevrolet Camaro Z28 del ’69 e la Corvette Stingray del ’63 appartenuta Mike Bongiorno, ovviamente senza nulla togliere al fascino delle numerose Buick e Pontiac ancora più antiche.
Dopo una mattinata intensa, immersi nella storia che queste vetture sembrano comunicarci, Sandro ci ha riaccompagnati a Roma con la gentilezza e la simpatia che lo contraddistinguono. E’ stata esperienza breve ma ricca di spunti e considerazioni, in un mondo che pur essendo differente da quello a cui siamo abituati, conserva un fascino unico e intramontabile.
[ Jacopo Romanelli ]